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L'ambiente forestale collinare e pedemontano è caratterizzato dal dominio delle querce (cerro, rovere, farnia) frammiste ad altre latifoglie quali carpini, olmi, tigli, sorbi. Limitati a zone ben circoscritte sono i castagneti destinati alla produzione di legname. Numerosi sono i cespugli e gli arbusti come la ginestra, la rosa canina, i biancospini, il prugnolo che costituiscono habitat idonei alla presenza di passeriformi, tordi e merli che qui trovano riparo, siti di nidificazione e alimento. I più frequenti sono: l'usignolo, che trascorre l'inverno in Africa, inconfondibile per il canto gorgheggiato serale e notturno.

Querceto (17399 byte)

Cervo volante (11288 byte)

Lo scricciolo tra i più piccoli rappresentanti dell'avifauna locale, con un piumaggio poco vistoso ma riconoscibile per la coda corta, frequentemente tenuta in forma verticale. Il cuculo migratore tanto facile da identificare dal canto quanto poco osservabile. Nei boschi e nei campi vicini si può incontrare il corvo imperiale, la ghiandaia, la gazza. Sui tronchi di castagno e di quercia trova nutrimento il più grosso coleottero d'Europa, il cervo volante (lucanus cervus) le cui larve vivono su tronchi marcescenti. La corteccia screpolata di piante adulte rappresenta una ricca dispensa per numerose specie di uccelli come la cinciarella o il picchio muratore che percorre a testa in giù i tronchi. Nella cavità dei tronchi può nidificare o riposare durante il giorno il gufo reale e l'allocco, la poiana e il nibbio. 


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