Cenni Storici

Panorama del Comune di Sasso
Vista panoramica del Comune

Di origine molto antica, forse abitata già al tempo dei Romani, in quanto da alcuni importanti documenti storici di epoca Bizantina appare menzionato come "Petra Augustandi".

Dell’epoca lucana, greca e repubblicana non si conosce molto ma di certo gli insediamenti umani furono incoraggiati dalla ricchezza di boschi e di acque del luogo.

Chiesa

Intorno al 300 d. C. è documentato l’attraversamento del territorio do Sasso da una grossa arteria stradale romana: la via Herculia che da Venosa per Potentia si dirigeva a Grumentum per proseguire oltre attraversando da Nord a Sud la Lucania.Questa strada fu ricostruita da Diocleziano e Massimiano e riassestata sotto Massenzio (331 d. C.) ed ancora in funzione nell’età di Massenzio e Teodosio.

La presenza e l’importanza di questa strada sono state attestate nelle "Tavole Pentiugerane" e dallo "Itinerarium Antonini" in cui è citata come unica stazione intermedia tra Potentia e Grumentum, Acidios: non si sa bene se per l’importanza del centro o perché nodo di ulteriori diramazioni essendo documentato per la stessa epoca la presenza di agglomerati urbani a Satriano e a Marsico e probabilmente anche nell’area di Tito Scalo. L’ubicazione di questa stazione è stata fissata in posti diversi: dal Buck in prossimità di Pergola, da altri autori nei pressi dell’attuale Satriano o in corrispondenza del rione Aceronia di Brienza.

Null’altro si saprà del centro per un lungo periodo fino all’età sveva quando lo troviamo citato nei cedolari dei fuochi del 1277 per una tassazione di 9 once, 1 tarì e 16 grani.

Nella suddetta epoca erano presenti sul territorio di Sasso due casali; uno, detto SAXUM, ubicato ove attualmente sorge il centro abitato, l’altro PETRA CASTALDA ubicato nell’omonima località in cui ancora oggi sono visibili i resti di alcune costruzioni.

Nel 1315 fu donato dal re Roberto alla famiglia di Bartolomeo di Capua e in seguito fu possesso della famiglia Pietrafesa (Ruggero De Petra Fixa). In seguito passò a Giovanni De Hanches. Nel secolo XV la "Terra del Sasso" passò sotto il dominio della casa Caracciolo.

Nel 1621 le terre di Sasso furono vendute da Giuseppe Caracciolo ad Achille Minutolo per 2000 ducati che le possedettero fino al 1830.

Passarono al regno di Napoli e quindi dopo l’unificazione d’Italia Sasso si eresse a Comune del Regno Savoia.